Si risale la SP140 della Val Borbera, fino al Km 18 + 300 dove si svolta a destra in direzione del paese di Rocchetta Ligure; dopo circa 700 mt, subito dopo aver oltrepassato l’antica porta in pietra che dava accesso al paese si gira a destra per entrare nello spiazzo limitrofo all’area sportiva, dove si può parcheggiare l’auto.
Il sentiero 269 é un sentiero impegnativo per il forte dislivello e per la risalita sulla puddinga, tipica formazione rocciosa della Val Borbera; è classificato per “escursionisti esperti” ed attrezzato in alcuni tratti con funi d’acciaio, poste per aiutare l’ascesa del versante roccioso., il quale si rivela particolarmente scivoloso in caso di piogge o tempo umido. Il tipo di fondo e il fatto che il primo tratto del percorso si snoda nell’alveo del Torrente Sisola, dove, con acqua alta il passaggio può risultare precluso, consigliano di effettuare le escursioni con condizioni meteo favorevoli.
Essendo un sentiero che si sviluppa per la maggior parte su roccia conglomeratica, quindi sassosa-ghiaiosa, bisogna prestare molta attenzione anche durante la fase di discesa, impegnativa quanto la salita.
L’aggancio del sentiero si trova nello spiazzo limitrofo all’area sportiva, in corrispondenza della sponda destra del torrente Sisola (mt. 390); si scende nell’alveo sassoso verso valle per circa 150 metri per poi spostarsi sulla sponda sinistra, dove si sale sulla sponda del torrente, attraversando una zona boscata con piante di roverella (Quercus pubescens) e orniello (Fraxinus ornus) e giungendo in breve ai piedi della parete rocciosa.
Grazie alla presenza delle funi d’acciaio si risale la parete, facendo ben attenzione alla segnaletica verniciata sui massi e ammirando durante le soste, necessarie a causa della notevole pendenza, il panorama sulla valle che diventa sempre più ampio man mano che si sale di quota.
Terminate le funi, la salita procede sulla roccia tra i pungenti cardo-pallottola (Echinops ritro), i cespugli di timo (Thymus Sp.) e santoreggia montana (Satureja montana), che qui ricoprono abbondantemente il versante, finchè si entra in una piccola area boscata, dove dopo poche centinaia di metri si svolta seccamente a sinistra per uscirne e riprendere la salita sulla roccia esposta. Con alcuni secchi tornanti si giunge su una cresta panoramica, si svolta a sinistra e si procede tra le roverelle e gli spuntoni rocciosi fino a giungere all’area boscata che preclude l’arrivo al Costone La Ripa (mt. 860), punto d’arrivo del nostro sentiero, dove si incrocia il sentiero 260 (Pertuso-Roccaforte Ligure); svoltando a destra si giunge alla Croce degli Alpini in circa 15 minuti e proseguendo si arriva a Pertuso (45 min.), mentre svoltando a sinistra si può raggiungere il paese di Roccaforte Ligure in circa 1 ora e 30’.