Si risale la provinciale SP140 della Val Borbera fino al km 19+800 in corrispondenza del paese di Albera Ligure e, dopo aver oltrepassato il ponte sul torrente Albirola si trova a sinistra l’imbocco del percorso 215. (E’ possibile parcheggiare l’auto in un comodo piazzale appena prima del ponte, dove partono i sentieri 211 e 215a).
Percorso piuttosto lungo e con un notevole dislivello (circa 1000 m).
Dalla provinciale (415 m), il percorso costeggia dapprima il corso del torrente Albirola e dopo poche centinaia di metri svolta a destra per immergersi tra i campi e i prati del paese.
Il sentiero procede al limitare dei prati e dei filari alberati con un andamento zigzagante, per cui bisogna prestare sempre attenzione ai segnavia sui tronchi degli alberi. In continua risalita, il sentiero imbocca poi una mulattiera che conduce in breve tempo al piccolo nucleo di case denominato Cantone di Figino, in via di ristrutturazione.
Il percorso si snoda ancora al limitare dei prati (prestare sempre attenzione alla segnaletica) e poi con una secca svolta a sinistra scende leggermente di quota, attraversa un piccolo rio e riprende a salire su una mulattiera ben evidente che prosegue tra le roverelle del versante, giungendo al bivio con il sentiero
215a, proveniente dalla frazione Molini Santa Maria.
Continuando dolcemente nell’ascesa, il percorso giunge al paese di Figino (689 m), rinomato per la produzione della fagiolana, dove svolta a sinistra.
Dopo circa 400 metri su asfalto, il percorso abbandona la comunale, prende a destra in direzione di una casa di caccia e continua su una comoda carrozzabile a mezza costa, giungendo in località Torre di Figino (713 m.).
Il percorso procede in falsopiano, attraversa una zona caratterizzata da un bel rimboschimento a conifere e giunge ad un trivio, dove abbandona la carrozzabile principale e svolta a sinistra per salire repentinamente il versante (attenzione: segnaletica assente al trivio).
Il tratto piuttosto ripido si rivela essere una scorciatoia che in breve si riaggancia alla carrozzabile abbandonata poco prima; tornati sulla carrareccia il percorso tiene la sinistra e procede in salita in un ambiente dominato dalla presenza di roverella (
Quercus pubescens), ginepro (
Juniperus communis), pino silvestre (
Pinus sylvestris) e pino nero (
Pinus nigra).
Il percorso procede in salita attraversando la Costa Pian delle Melighe, al successivo trivio tiene la carrozzabile al centro e percorre il crinale boscato fino ad una svolta a sinistra per scendere lungo il versante all’interno del castagneto di Pian delle Melighe, continua a mezzacosta attraversando una faggeta e, dopo aver guadato il rio Albirola, giunge a Case Vignassa (1012 m).
Il percorso oltrepassa le case, svolta bruscamente a destra al bivio seguente e incomincia a risalire il nuovo versante, superando dapprima una ripida rampa e poi ricongiungendosi alla mulattiera che prende ad attraversare in dolce salita un ambiente nuovamente caratterizzato dal bosco di rovere accompagnato da abbondante ginepro.
Dopo aver superato la fontana delle Gure (1189 m), la mulattiera prosegue nella risalita, il bosco si dirada e si apre una bella vista panoramica su tutta la valle del rio Albirola e i rilievi della Val Borbera.
Il percorso procede alle pendici del crinale tra il Monte Gropà e il Monte Giarolo, quest’ultimo oramai ben visibile con i suoi ripetitori, attraversa un bel lariceto e dopo alcuni tornanti giunge ad una seconda fontana.
Proseguendo in dolce salita arriva in breve alla svolta a destra dove parte la rampa che conduce al crinale, in corrispondenza della segnaletica che indica il bivio con il sentiero 200 (anello Borbera – Spinti), dove termina il sentiero 215; svoltando a destra sul crinale si raggiunge in 20 minuti il monte Gropà mentre girando a sinistra si arriva sul Monte Giarolo dove svetta la statua del Cristo Redentore.