Il sentiero 200 (ABS Anello Borbera – Spinti) è un itinerario di lunga percorrenza che ha come punto di partenza Stazzano e, con un percorso pressoché circolare, ricalca i confini delle valli Borbera e Spinti, raggiungendo Arquata Scrivia.
L’itinerario completo ha uno sviluppo di circa 100 chilometri, attraversa territori incontaminati e tocca le principali cime del nostro Appennino, ponendosi come uno dei percorsi più significativi per gli amanti dell’escursionismo.
In considerazione della notevole lunghezza, il percorso è stato suddiviso in 11 tappe:
1. Stazzano - Cà del Bello
2. Cà del Bello - Molo Borbera
3. Molo Borbera - Forcella sud Monte Barillaro
4. Forcella sud Monte Barillaro - Monte Giarolo
5. Monte Giarolo - Capanne di Cosola
6. Capanne di Cosola - Capanne di Carrega
7. Capanne di Carrega - Monte Antola
8. Monte Antola - San Fermo
9. San Fermo - Costa Salata Mongiardino
10. Costa Salata Mongiardino - Borassi
11. Borassi - Arquata Scrivia.
La parte che va dal Santuario di Cà del Bello a Molo Borbera è caratterizzata da tratti di crinale con belle vedute panoramiche alternati a tratti immersi nei fitti boschi dell’Appennino.
Si risale la provinciale della Val Borbera SP 140 e, sulla circonvallazione di Borghetto, si svolta a sinistra al semaforo, percorrendo una stretta strada asfaltata che conduce al Santuario di Cà del Bello, nei cui pressi si parcheggia l’auto.
Il sentiero parte dal Santuario di Cà del Bello (mt. 495), punto panoramico sulla val Borbera, nei cui pressi si trovano gli innesti del sentiero
205, che conduce a Vargo e del sentiero
204, che scende a Borghetto Borbera.
Il percorso risale il versante in un ambiente caratterizzato dalla presenza di
roverella (
Quercus pubescens) e
orniello (
Fraxinus ornus) e, dopo aver superato un tornante, transita nei pressi di un cippo che commemora un partigiano caduto durante la Resisitenza; si continua in un castagneto fino a giungere in un’area più aperta e panoramica che porta in leggera discesa al bivio della “Crocetta”.
A tale incrocio bisogna imboccare la carrareccia sulla destra e proseguire in falsopiano in un piacevole ambiente tra cespugli di
ginepro (
Juniperus communis) e
ginestra (
Spartium junceum); si scende leggermente di quota e al successivo tornante si lascia la carrozzabile, proseguendo diritti e passando al di sotto di un affioramento arenaceo.
Su una comoda mulattiera si percorre un tratto a mezza costa fino a giungere ad un antico casolare in pietra, chiamato Cascina del Terro e, secondo le ricostruzioni storiche, dimora dell’antica famiglia degli Acerbi nel secolo XVII.
Superato il casolare, al bivio successivo si svolta a destra ed in breve si arriva all’incrocio con la strada provinciale SP135, dove si gira a destra, e si percorre un tratto su asfalto per raggiungere il borgo medioevale di San Martino di Sorli; all’incrocio si svolta a sinistra direzione Bastita, si supera la graziosa chiesetta di San Martino e ci si addentra nel borgo, dove sono presenti numerose targhe che descrivono l’utilizzo delle diverse abitazioni nei secoli passati.
Il percorso attraversa le strette e antiche stradine e prosegue in leggera salita sul versante boscato tra castagni, roverelle e carpini neri fino ad incrociare la diramazione che in pochi minuti porta ai ruderi del Castello di Sorli, luogo che merita sicuramente una visita sia dal punto di vista storico che da quello panoramico.
Il sentiero 200 continua a mezza costa ed arriva ad un incrocio, dove bisogna proseguire diritti in lieve salita e, dopo aver superato la struttura di un acquedotto, si incontra un bivio dove si tiene la destra; dopo 200 metri circa bisogna prestare attenzione alla segnaletica, perché si abbandona la carrozzabile sterrata e si risale a sinistra sul versante immettendosi su un sentiero tra cespugli di ginestra e profumatissimo timo.
Dopo circa 500 metri il sentiero si ricongiunge alla carrozzabile sterrata, svolta a destra in discesa, continuando per un breve tratto sulla strada, poi svolta a sinistra e si immette su un tratto invaso dalla vegetazione arbustiva che rende difficoltoso il passaggio, ma che in breve porta al nucleo di Poggio Maggiore della frazione di Sorli.
Arrivati sull’asfalto si svolta a sinistra, costeggiando le ultime abitazioni e percorrendo la strada provinciale per circa 700 metri; nei pressi di una curva si lascia l’asfalto svoltando a destra su una strada campestre che prosegue in lieve discesa tra campi coltivati e piccoli boschetti.
Il percorso attraversa una verde vallata immersa nel silenzio della natura e offre ampi scorci panoramici che arrivano sino al Monte Tobbio e alle altre cime dell’Appennino; la stradina prosegue fino ad una svolta a sinistra da dove si apprezza una bella veduta della frazione di Molo Borbera (mt. 332), dove termina l’itinerario.
: Il santuario di Cà del Bello (mt. 495)
: Arrivo a Molo Borbera (mt. 332)