Il lungo itinerario denominato “La Via del Mare” unisce Tortona a Capanne di Cosola e scende poi in Liguria fino a giungere a Portofino, con uno sviluppo di oltre 100 chilometri. Per quanto riguarda il territorio della nostra provincia il percorso è suddiviso in cinque tappe:
Il sentiero 105 presenta una certa lunghezza e, nel primo tratto, anche un notevole dislivello.
Si risale la provinciale SP 100 fino a attraversare il paese di Fabbrica Curone, e poco dopo, si svolta a sinistra sulla SP 112, che conduce in circa tre chilometri alla piccola frazione di Selvapiana, ove si può posteggiare l’auto.
Da Selvapiana (mt. 780), dove termina il sentiero 104, si prosegue su asfalto sulla strada comunale in direzione di Forotondo, svoltando dopo circa 150 metri a sinistra per imboccare la mulattiera che costeggia il cimitero e prosegue in continua salita in un bel bosco misto di latifoglie e conifere, seguendo le indicazioni per Pian dei Laghi. Si segue sempre la mulattiera principale tenendo la sinistra ad ogni bivio che si incrocia sul percorso (segnaletica scarsa) e dopo aver superato alcune rampe si giunge al bivio per Pian dei Laghi; con una breve deviazione a destra si raggiunge questo bellissimo pianoro (mt. 991) posto in posizione panoramica verso l’arco alpino e attorniato da un fitto bosco di abete rosso (Picea abies) e larice (Larix decidua), dove è presente un piccolo bivacco in legno con sorgente e area attrezzata.
Ritornando alla carrareccia principale, il sentiero 105 prosegue diritto fino al successivo bivio, dove si svolta a destra per inoltrarsi nel bosco e poi in una ombrosa pineta, all’uscita della quale si continua la salita nel bosco di faggio (Fagus sylvatica) e roverella (Quercus pubescens). Giunti all’altezza di un punto panoramico, dopo aver superato il Bric Alvaia si svolta decisamente a sinistra e si riprende a salire sul versante all’interno di una luminosa e incantevole faggeta superando un considerevole dislivello fino a giungere a Pian della Morra (mt. 1374), ampia prateria sommitale, dove è presente un altro bivacco più attrezzato.
Il sentiero attraversa il pianoro, svolta a destra piegando verso sud e, con una serie di tornanti, raggiunge la sommità del Monte Boglelio (mt. 1492), dalla quale si continua a godere un’ampia vista panoramica sull’alta Val Curone e sull’arco alpino. Il percorso prosegue in piano sul crinale boscato, superando il bivio con il sentiero 112 proveniente dal paese di Forotondo e continuando diritto in un ambiente suggestivo, fra tratti immersi in boschi di conifere e zone più esposte e spazzate dal vento: si cammina sul crinale che divide il Piemonte dalla Lombardia, con a destra la Val Curone dove si distinguono il Monte Giarolo, il Monte Gropà e il Monte Panà e a sinistra la Valle Staffora con il Monte Lesima, sulla cui cima è presente l’inconfondibile radiofaro per la navigazione aerea.
Si giunge al Monte Bagnolo (mt. 1531), sulla cui sommità è presente una piccola edicola dedicata a S. Anna, sulla quale si trova una targa in ricordo di Don Pietro Castellano, giovane parroco deceduto nel lontano 1924 su questo crinale a causa di una improvvisa tormenta di neve, mentre dal paese natio si recava al borgo di Negruzzo per la celebrazione delle Ceneri. Ai piedi del Monte Bagnolo è presente un piccolo bivacco in legno con annessa area attrezzata; da qui si prosegue sul crinale in direzione sud, seguendo l’antica via del sale, e, con un susseguirsi di saliscendi si raggiunge il Colle della Seppa (mt. 1481), valico verso la provincia di Pavia, nei cui pressi si trova il bivio con il sentiero 110 che sale dal paese di Bruggi.
Dopo un passaggio all’interno di una faggeta, il sentiero risale il versante settentrionale del Monte Garavé, fino a giungere sulla sua cima (mt. 1549), e poi incomincia la discesa, dapprima nel bosco e poi sul crinale tra i pascoli di quota. Si arriva poi ai piedi del Monte Rotondo, dove il sentiero piega sulla destra e aggira la vetta sul lato ovest e continua in leggera salita finchè si arriva ai piedi del Monte Chiappo, all’altezza di un bivio con un sentiero che sale dalla provincia di Pavia.
Tralasciando tale deviazione, il sentiero 105 prosegue diritto sul crinale e affronta un secco dislivello, giungendo al rifugio e alla vetta del Monte Chiappo, che, con i suoi 1700 mt. di quota, offre una vista panoramica eccezionale. Sulla cima è presente la statua dedicata a San Giuseppe falegname ed è il punto in cui convergono i limiti amministrativi di ben tre regioni: Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, mentre una quarta: la Liguria è una valle più in là!! inoltre è il punto di unione di ben quattro valli: Val Boreca, Valle Staffora, Val Curone e Val Borbera; è quindi un ottimo punto di osservazione dell’intera catena dell’Appennino Pavese e nelle giornate limpide la vista arriva fino al Mar Ligure e alla catena delle Alpi, dalle Marittime alle Retiche.
Il rifugio, è punto d’arrivo della seggiovia che sale da Pian del Poggio, piccola stazione sciistica del Pavese; per informazioni sui periodi d’apertura è possibile telefonare al gestore (Cell. 335 6430819 – 349 1659937). Il Monte Chiappo è anche un importante nodo escursionistico, qui giungono il sentiero 108, proveniente dal paese di Salogni e il sentiero 116 proveniente dal paese di Bruggi.
Seguendo sempre il crinale in direzione sud il percorso scende sul versante, oltrepassa una anticima e, dopo una piccola stazione di rilevamento meteorologico svolta a sinistra su una carrareccia, giungendo infine alla località di Capanne di Cosola (mt. 1500), valico tra le province di Alessandria, Pavia e Piacenza, dove si trova un albergo ristorante e dove termina il lungo itinerario.