Il sentiero 200 (ABS Anello Borbera – Spinti) è un itinerario di lunga percorrenza che ha come punto di partenza Stazzano e, con un percorso pressoché circolare, ricalca i confini delle valli Borbera e Spinti, raggiungendo Arquata Scrivia.
L’itinerario completo ha uno sviluppo di circa 100 chilometri, attraversa territori incontaminati e tocca le principali cime del nostro Appennino, ponendosi come uno dei percorsi più significativi per gli amanti dell’escursionismo.
In considerazione della notevole lunghezza, il percorso è stato suddiviso in 11 tappe:
1. Stazzano - Cà del Bello
2. Cà del Bello - Molo Borbera
3. Molo Borbera - Forcella sud Monte Barillaro
4. Forcella sud Monte Barillaro - Monte Giarolo
5. Monte Giarolo - Capanne di Cosola
6. Capanne di Cosola - Capanne di Carrega
7. Capanne di Carrega - Monte Antola
8. Monte Antola - San Fermo
9. San Fermo - Costa Salata Mongiardino
10. Costa Salata Mongiardino - Borassi
11. Borassi - Arquata Scrivia.
Percorso che offre notevoli vedute panoramiche, piuttosto lungo e impegnativo a causa del notevole dislivello in salita.
Risalita la Val Borbera lungo la strada provinciale SP 140, si giunge (km. 15,600) nei pressi della stele di Pertuso, dove si svolta a sinistra, prendendo la comunale che risale in poco più di tre chilometri alla frazione di Costa Merlassino: giunti nei pressi della chiesa si può parcheggiare l’auto.
Per arrivare alla forcella sud del Monte Barillaro occorre passare dietro alla chiesa e risalire il sentiero per 1,8 chilometri.
Alla Forcella sud del M. Barillaro (760 m) si incrociano il sentiero
200 proveniente da Molo Borbera e il sentiero
208 che arriva dalla chiesetta di Rivarossa e dal borgo omonimo.
Dalla forcella il percorso ricalca la carrozzabile sterrata che scende lungo il caratteristico versante conglomeratico della Val Borbera e offre bellissime viste panoramiche sull’alta Valle solcata dal corso dell’omonimo torrente.
Al termine della sterrata il percorso ricalca un tratto d’asfalto, passando dapprima vicino alla chiesa di Costa Merlassino e poi tra le case di questa piccola frazione fino ad arrivare in corrispondenza dell’uscita dal paese, dove all’altezza di una bella quercia, abbandona l’asfalto e svolta a sinistra.
Il sentiero scende tra i prati di Valle Fonda e arriva al guado sul rio Rosale per poi risalire sull’altro versante; questo tratto tende ad essere invaso dalla vegetazione arbustiva, ma permette di arrivare in breve tempo alla frazione di Zebedassi (478 m).
Il percorso attraversa la Sp110, passa tra le case della borgata e, in corrispondenza di una piccola baita di legno incomincia a scendere nuovamente tra i cespugli per raggiungere il fondovalle dove scorre il rio Besante, tributario del torrente Borbera. Dopo aver guadato il rio, il sentiero tiene la sinistra e risale il versante per raggiungere Cascine Carrano (420 m), un piccolo nucleo di case ristrutturate.
Il sentiero riprende a salire di quota ricalcando un’antica mulattiera, che in breve giunge a Casa Bellaria (520 m), immettendosi su asfalto, e percorre poi un tratto di strada provinciale per giungere al bivio di Caviggino (607 m).
Dal bivio il sentiero prende a salire lungo il versante boscato e raggiunge in breve il crinale, dove si immette sulla mulattiera che percorre la Costa Bregni e bella Costa delle Vaie; l’ambiente è decisamente piacevole e offre molti scorci panoramici.
Il percorso arriva sull’asfalto in corrispondenza del Centro Didattico-Sperimentale “Cavalchini” dell’Università degli Studi di Milano e, seguendo un breve tratto di strada asfaltata giunge alla frazione di Borgo Adorno, caratterizzata dalla presenza di un antico castello risalente al 1100, oggi di proprietà privata.
Il percorso lascia l’asfalto passando tra alcune case del borgo e incomincia a risalire il versante seguendo una vecchia mulattiera che si inerpica su un fondo pietroso e instabile.
Al primo bivio il percorso svolta a sinistra e continua in ascesa, superando tratti in decisa pendenza in un ambiente boscato tipico di questi versanti ricoperti da esemplari di roverella (
Quercus pubescens), carpino nero (
Ostrya carpinifolia) e orniello (
Fraxinus ornus), incisi dai piccoli tributari del rio Besante, che a sua volta va ad alimentare il torrente Borbera.
Lungo il percorso si trovano sia i segnavia dell’itinerario 200 Borbera - Spinti sia quelli dell’itinerario 139 del territorio della Val Curone “La Via dei Mercanti”, poiché per alcuni chilometri si sovrappongono.
Dopo aver superato circa 350 m di dislivello, il sentiero entra in una fitta pineta e, superando un’ultima rampa, giunge alla Costa delle Lesaie (1115 m), notevole punto panoramico sulla Val Curone utilizzata per il pascolo dei bovini da diverse aziende agricole.
Il sentiero svolta a destra e procede verso sud seguendo la recinzione sulla costa, al bivio seguente tiene la destra e continua in salita su una larga carrozzabile sterrata che entra in una bellissima faggeta, superando la sorgente del Museglia.
Dopo gli ultimi tornanti il sentiero esce dal bosco ed arriva ai prati di crinale, giungendo infine alla cima del Monte Giarolo (1473 m), importante nodo escursionistico da cui si gode uno splendido panorama sul territorio circostante.