ANELLO BORBERA - SPINTI TAPPA 05 (CAPANNE DI COSOLA - MONTE GIAROLO)
Zona
Settore 2 - Novi Ligure e la Val Borbera
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Il sentiero 200 (Anello Borbera – Spinti) è un itinerario di lunga percorrenza che ha come punto di partenza Stazzano e, con un percorso pressoché circolare, ricalca i confini delle valli Borbera e Spinti, raggiungendo Arquata Scrivia.
L’itinerario completo ha uno sviluppo di circa 100 chilometri, attraversando territori incontaminati e toccando le principali cime del nostro Appennino, ponendosi come uno dei percorsi più significativi per gli amanti dell’escursionismo.
In considerazione della notevole lunghezza, il percorso è stato suddiviso in 11 tappe:
1. Stazzano - Cà del Bello
2. Cà del Bello - Molo Borbera
3. Molo Borbera - Forcella sud Monte Barillaro
4. Forcella sud Monte Barillaro - Monte Giarolo
5. Monte Giarolo - Capanne di Cosola
6. Capanne di Cosola - Capanne di Carrega
7. Capanne di Carrega - Monte Antola
8. Monte Antola - San Fermo
9. San Fermo - Costa Salata Mongiardino
10. Costa Salata Mongiardino - Borassi
11. Borassi - Arquata Scrivia.
Questo tratto, caratterizzato da splendide vedute panoramiche, percorre i bellissimi crinali ad una altitudine compresa tra i 1500 e i 1700 metri, toccando le cime più caratteristiche dell’Appennino alessandrino e viene qui proposto con partenza da Capanne di Cosola e arrivo al Monte Giarolo: ovviamente chi desiderasse percorrere l'Anello Borbera - Spinti nella sua interezza, seguendo l'ordine della tappe sopraelencate dovrà seguire il percorso in senso inverso, con partenza dal Monte Giarolo e arrivo a Capanne di Cosola.
Si percorre tutta la SP 140 della Val Borbera fino al km 41, in corrispondenza del confine di provincia tra Alessandria e Piacenza, dove si trova l’albergo di Capanne di Cosola, nei cui pressi si può parcheggiare l’auto.
Dalla località Capanne di Cosola (m 1502), storico valico tra la province di Alessandria, Pavia e Piacenza il percorso prende la carrareccia di fronte all’albergo , costeggia un’abitazione e svolta poco dopo a destra per proseguire sul sentiero che sale verso il Monte Chiappo, supera una stazione di rilevamento meteorologico e continua in costante ascesa seguendo il crinale erboso che divide la Val Borbera dalla Val Boreca e dalla Val Staffora.
La panoramicità del percorso è unica; inconfondibili la veduta del Monte Ebro verso ovest e ancor più in lontananza il Monte Gropà e il Monte Giarolo, mentre verso est si erge l’originale radiofaro sulla cima del Monte Lesima.
Dopo circa 40 minuti di cammino, il sentiero giunge sulla cima del Monte Chiappo (m 1700), da dove nelle giornate limpide è possibile distinguere chiaramente il mar Ligure con l’isola d’Elba e talvolta addirittura la Corsica; il rifugio sul Monte Chiappo è sempre aperto nei mesi di luglio e agosto, mentre nei restanti mesi solo nei week-end (è comunque consigliato contattare preventivamente il gestore ai n. 335 6430819 oppure 349 1659937)
Dal Monte Chiappo il sentiero ritorna indietro per alcune decine di metri e prende la direzione ovest e in leggera discesa supera il bivio con il sentiero 116 proveniente dal paese di Bruggi e poi raggiunge il Monte Prenardo (m 1646). Proseguendo nella discesa, il percorso arriva alla ventosa sella della Bocca di Crenna (m 1553 m), nodo escursionistico da dove passano anche il sentiero 221 per il paese di Piuzzo e il sentiero 108 (Salogni - Monte Chiappo).
Dopo aver superato la sella, il sentiero 200 incomincia l’erta salita verso il monte Ebro, ma la fatica è decisamente ricompensata dalle vedute panoramiche sempre più ampie che permettono di ammirare verso est la Val Curone e verso ovest la Val Borbera; sulla cima del monte (m 1700), la veduta a 360 gradi è indubbiamente unica, spaziando dal mar Ligure all’arco alpino.
Il sentiero prosegue sul crinale, scende di quota, supera il bivio con il sentiero 106 (Caldirola – Monte Ebro) e continua versa la cima seguente: il monte Cosfrone (m 1659), dove si trova il bivio con il sentiero 220 (Piuzzo – Monte Cosfrone).
La cima successiva del bellissimo crinale è il Monte Panà (m 1559 m), dalla forma arrotondata, che il sentiero raggiunge dopo aver superato il bivio con il sentiero 114, proveniente dal Rifugio Orsi.
Dal Monte Panà inizia un tratto in discesa caratterizzato da una ripida rampa con fondo instabile, al termine della quale il percorso procede con dolci saliscendi tra esemplari di sorbo montano (Sorbus aria) e faggio (Fagus sylvatica).
Il sentiero procede spostandosi leggermente dal crinale verso nord-ovest finché giunge al Passo di Bruciamonica (m 1416), dove si trovano i resti di un antico castello e da qui in breve arriva alla cima del Monte Gropà (m 1446), dove si trova un rifugio in legno ad oggi ancora privo di gestione e quindi chiuso al pubblico e dove giunge la seggiovia proveniente dalla sottostante frazione di Caldirola.
Sulla cima del Gropà convergono anche il sentiero 139 e il percorso 151 per mtb ed è punto di partenza per le gare di downhill organizzate dalla Comunità Montana del Giarolo.
Il sentiero 200 continua in leggera discesa e poi lungo il crinale erboso e dopo aver superato il bivio con il sentiero 215, proveniente da Albera Ligure e il bivio con il sentiero 107, proveniente da Caldirola, giunge alla cima del monte Giarolo (m 1473), caratterizzata da numerosi ripetitori e dalla statua in bronzo del Cristo Redentore.
Difficoltà
Escursionistico
Lunghezza
9,87 km
Tempo
3 Ore 30 Minuti
Allegato 1: Capanne di Cosola (mt. 1502)
Allegato 2: L’inizio del percorso
Allegato 3: La salita verso il Monte Chiappo
Allegato 4: Veduta panoramica verso il Monte Ebro
Allegato 5: Il crinale
Allegato 6: Bocca di Crenna (mt. 1553)
Allegato 7: Panorama verso il Mar Ligure dalla cima del Monte Ebro (m 1700)
Allegato 8: Il crinale verso il Monte Panà e il Giarolo
Allegato 9: Un tratto del sentiero
Allegato 10: Veduta dal Monte Cosfrone (m 1659)
Allegato 11: I ruderi del castello di Bruciamonica
Allegato 12: Il rifugio sul Monte Gropà (m 1446)
Allegato 13: La statua del Redentore sul Monte Giarolo (m 1473)