L’Associazione “Pellizza da Volpedo”, nell’ambito di un progetto di valorizzazione dei luoghi legati alla vita e alle opere del pittore, ha realizzato il Comprensorio Escursionistico denominato “I Percorsi Pellizziani”, che si snoda sul territorio dei comuni di Volpedo, Monleale, Montemarzino e Berzano di Tortona e comprende i seguenti sentieri:
- 150 “La Montà di Bogino”
- 152 “Il sentiero del Sole”
- 153 “Anello del Monte Brienzone”
- 154 “Intorno al Poggio di Monleale”
(per maggiori informazioni www.pellizza.it )
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Si risale la provinciale SP100 della Val Curone fino al km. 3,800, dove si parcheggia nel grande piazzale antistante il mercato ortofrutticolo e il municipio di Monleale.
L’itinerario prende avvio dal Municipio di Monleale (piazza G. Bruno), segue per un breve tratto la provinciale SP100 e svolta poi a destra nei pressi della ex distilleria in direzione Cusinasco – Poggio (frazioni di Monleale), continuando su asfalto per circa 400 metri fino a svoltare a sinistra sulla strada sterrata in salita che porta ad attraversare l’abitato di Cusinasco.
Il sentiero sale al Poggio delle Ville, noto anche come Poggio di Monleale, in quanto “gemello” dell’antistante Poggio di Volpedo (o Monte Brienzone), attorno al quale ruota l’itinerario n. 153; la sagoma del Poggio di Monleale caratterizza in modo inconfondibile lo sfondo di alcune opere pellizziane, in particolare
Speranze deluse e
Paesaggio del prato Pissone.
Superate le poche abitazioni della località Poggio il sentiero segue l’asfalto per un breve tratto, svoltando poi a sinistra sul sentiero in discesa (volendo il percorso può essere interrotto a questo punto, riprendendo la via asfaltata di discesa che passa più in basso, a circa 150 m).
Girando invece a sinistra il sentiero, interessante per gli aspetti naturalistici, diventa più impegnativo, sia per i ripetuti saliscendi sia per la presenza di alcuni tratti che attraversano terreni incolti e quindi presentano caratteristiche più prettamente escursionistiche, pur essendo sempre ben segnalati; il cammino scende fino ad attraversare il rio Brolio (asciutto in questo tratto) per poi risalire con un ripido sentiero nel bosco fino ad arrivare alla cresta collinare antistante, ormai in territorio del comune di Montemarzino, esattamente tra le località Reguardia (a sinistra) e Costa (a destra).
Il percorso, con una breve deviazione sulla sinistra porta a un interessante albero monumentale, un esemplare di olmo campestre, che si trova presso la chiesetta di Reguardia; una volta rientrati sul tracciato, il cammino attraversa la frazione Costa e seguendo l’asfalto arriva alla località di Caffaroni, il punto più elevato dell’itinerario.
Il carattere “pellizziano” del sentiero trova qui la sua più precisa caratterizzazione, grazie alla vicenda di una tela del pittore di Volpedo, commissionata e acquistata da Emiliano Caffarone di Montemarzino nel 1892 per una propria cappella votiva che si trova tuttora sotto la località Caffaroni, in direzione del centro abitato di Montemarzino. Esposta solo saltuariamente nella cappella di destinazione per motivi di sicurezza, la tela venne comunque trafugata nel 1927, e non se ne seppe più nulla. L’opera è però in stretta relazione con il dipinto Sacra famiglia
di proprietà della pinacoteca “il Divisionismo” di Tortona, dal momento che questa è la prima versione della tela, non accettata dal committente perché ritenuta troppo anticonvenzionale e quindi poco corrispondente ai canoni votivi richiesti. La seconda versione, di cui non sono rimaste immagini, è quella che fu effettivamente acquistata da Caffarone nel 1892, per essere poi trafugata nel 1927.
Nei pressi della cappelletta il percorso svolta a destra, segue brevemente la strada asfaltata per poi prendere la stradina campestre a destra che scende tra i prati fino al rio Brolio; superato il corso d’acqua mediante una piccola passerella in legno il sentiero risale tra i vigneti fino alla panoramica strada asfaltata posta sul crinale, dove gira ancora a destra.
Il cammino tiene la sinistra al bivio successivo, attraversa la borgata Ville e, superate alcune cascine, arriva ad incrociare il percorso dell’andata nei pressi della cascina Terenzano; l’itinerario continua in discesa fino a ritornare sulla SP100 e in breve giunge alla piazza del municipio di Monleale, da dove era partito.