
Bel percorso che si snoda a mezzacosta nell’alta Val Borbera, mettendo in comunicazione le frazioni di Daglio, Cartasegna e Connio con il capoluogo comunale, Carrega Ligure, collegando il sentiero 229 con il sentiero 241; questi percorsi, insieme ad altri (200, 241, 242, 245, 246, 249, 250, 257, 258) costituiscono l’itinerario “La Via dei Sette Ricordi” , lungo circa 40 km, che unisce tutte le frazioni del comune di Carrega.
Si risale la provinciale SP140 della Val Borbera superando il paese di Cabella Ligure,
si prende la provinciale SP147 in direzione Carrega e al primo bivio si prende la comunale sulla sinistra che sale alla frazione di Daglio, dove si parcheggia nel piazzale; il percorso segue la stradina in salita che coincide con il sentiero 229 e poco dopo lascia l’asfalto per prendere la carrareccia inghiaiata che si diparte sulla destra.
Il percorso parte dal bivio dove lascia il sentiero 229 che prosegue su asfalto, mentre il 233 prende la carrozzabile inghiaiata sulla destra che conduce in breve alla località dove sorgono le Stalle di Daglio, dalle quali si gode di un bel panorama sulla Val Borbera; il cammino prende il sentiero che si addentra nel bosco, posto di fronte alle stalle.
Il sentiero prosegue a mezzacosta, superando un impluvio e arriva alla cappelletta di San Rocco, eretta nel XIX secolo dai valligiani come ringraziamento per essere scampati all’epidemia di colera del 1836; giunto sull’asfalto il cammino prende a sinistra verso l’ormai vicina frazione di Cartasegna, in inverno pressoché spopolata ma abbastanza animata durante la stagione estiva, quando riapre anche un piccolo circolo ricreativo.
Il percorso attraversa Cartasegna, caratterizzata da alcune abitazioni che ancora mostrano le caratteristiche dei secoli scorsi, da una fontana e dalla chiesetta restaurata, alle cui spalle sorge il piccolo cimitero; lasciato l’abitato il cammino prende la mulattiera che si sviluppa nel bosco.
Il percorso transita nei pressi di una cascina abbandonata e poi sale gradatamente fra tratti boscati e piccole radure, fino a sbucare su una carrozzabile sterrata, dove svolta a destra; la carrareccia si snoda sul versante e transita nei pressi della Fontana Cavanna, coperta da un’ampia struttura in pietra e fornita di una grande vasca dove si abbeverano le mucche che pascolano tranquille nei dintorni.
La carrozzabile scende di quota con ampi tornanti, costeggiando bellissimi esemplari di faggio e altre latifoglie che in autunno offrono splendidi paesaggi multicolori, e arriva al pianoro dove un tempo gli abitanti coltivavano i cereali e dove sorge il piccolo nucleo di Prao; superata una fontana il cammino arriva ad un trivio, dove prosegue diritto, transitando su un prato e prendendo poi la mulattiera costeggiata da filari alberati.
Il percorso prosegue sulla mulattiera che un tempo doveva essere molto utilizzata dai valligiani ma che ora presenta un fondo ghiaioso instabile che richiede un minimo di attenzione e scende di quota arrivando alla frazione di Connio, nei pressi della struttura che ospita la sala da ballo.
L’itinerario oltrepassa la strada provinciale e prosegue sul viottolo che attraversa la borgata fino a giungere ad una brusca svolta a sinistra (vale la pena di fare una piccola deviazione scendendo per poche decine di metri per apprezzare i ruderi delle antiche abitazioni di Connio Vecchio, il primo nucleo abitato, poi abbandonato); il sentiero prosegue in discesa per superare il bel ponticello in pietra e poi risalire nel bosco fino a sbucare fra le case di Carrega Ligure.
Il cammino prosegue fra le abitazioni, supera il municipio e prende poi a sinistra per sbucare sulla provinciale, dove gira a destra; il percorso arriva infine alla chiesa parrocchiale di San Giuliano, dove si trova un’area di sosta e dove inizia il sentiero 241, che conduce a Vegni.