Percorsa la strada provinciale SP 144, si giunge a Grondona (mt. 303) e, nei pressi delle ultime abitazioni (Km. 13,500), si può parcheggiare nella stradina che si trova sulla destra appena prima del ponticello sul rio.
Lasciata l’auto si ritorna sulla provinciale che si segue per circa 200 metri, fino al bivio per Sasso – Lemmi, dove si tiene la sinistra; si prosegue per altri 200 metri su asfalto, fino a trovare una cabina dell’Enel all’altezza della quale si svolta a destra,attraversando il rio.
Il percorso risale dolcemente tra alberi di carpino nero (Ostrya carpinifolia) e nocciolo (Corylus avellana); superata una piccola radura che si costeggia sulla destra, si entra in un bosco di castagno (Castanea sativa); arrivati ad un bivio si tiene la sinistra e dopo pochi metri si incontra il primo degli antichi essiccatoi per le castagne, i cosiddetti “aberghi”, denominato Abegu Porta; proseguendo nel castagneto si incontra un secondo essiccatoio e, osservando dall’alto il corso del rio Dorzegna, si giunge poi a guadarlo, passando sulla destra idrografica. Si risale in un ambiente più asciutto, tra roverella (Quercus pubescens), ginepro (Juniperus communis) e sanguinello (Cornus sanguinea), fino a giungere a una radura erbosa che si costeggia sulla sinistra; il sentiero attraversa diverse volte il corso del rio e prende poi a salire in un ambiente più aperto, fino a giungere alla borgata di Cà di Lemmi (mt. 488), amorevolmente curata dai pochi abitanti.
Superata la borgata il percorso sale bruscamente di quota in un bosco di castagno, dove numerose sono le tracce degli ungulati presenti (daini e cinghiali); nell’ultimo tratto la pendenza diviene più lieve e si giunge in breve all’abitato di Lemmi (mt. 666). Attraversata la frazione si incontra un campo da bocce e dopo pochi metri si svolta a sinistra su una stradina in discesa, al termine della quale si incontra un bivio; si prende il tornante sulla sinistra che inizia subito a salire; oltrepassato un fresco bosco di castagno, si giunge in una zona più aperta, fino a sbucare su una stradina in corrispondenza del sentiero 275 (Vignole Borbera – Roccaforte Ligure), in località Bivio Costa dei Gatti (mt. 750), ove termina il nostro itinerario; vale comunque la pena di percorrere ancora pochi metri sulla destra per affacciarsi su una stupenda veduta panoramica dei rilievi della Val Borbera.