Nel Parco 'Capanne di Marcarolo' uno degli itinerari più frequentati, ma anche tra i più suggestivi è quello che porta al Monte Tobbio, cima dalla cui altitudine di mt. 1092 si può godere di un suggestivo panorama a 360° su tutte le valli circostanti e sulla pianura alessandrina.
Il sentiero parte in località Valico degli Eremiti, all'incrocio tra le strade provinciali 165 (proveniente da Bosio) e 166 (proveniente da Voltaggio), dove si trova l'omonima chiesetta a mt. 559; a sinistra della chiesetta si vede immediatamente l'attacco della mulattiera che è contraddistinta con il segnavia FIE oo- e con il segnavia bianco/rosso del Cai (lungo tutto il percorso sono presenti i due tipi di segnavia, non troppo frequenti ma comunque sufficienti a non uscire dal sentiero).
Subito dopo i primi tornanti c'è un piccolo bivio, dove bisogna mantenere la sinistra e proseguire, salendo in continuazione lungo una mulattiera rovinata dall'erosione e che si presenta con fondo sconnesso e pietroso, ma che si inerpica dolcemente seguendo ampi tornanti sul versante settentrionale del M. Tobbio.
Si attraversa un'area caratterizzata da un rimboschimento a pino nero (Pinus nigra), frammisto ad un'abbondante presenza di sorbo montano (Sorbus aria) e nel lungo periodo primavera-autunno si può ammirare la fioritura dell'erica (Erica arborea), tipica specie della macchia mediterranea che qui convive con altre specie come la profumatissima dafne (Dafne cneorum), e il ricercato narciso selvatico (Narcissus poeticus), un tempo raccolto in maniera indiscriminata.
Dopo circa mezz'ora di cammino si giunge alla quota di mt. 740 dove si incrocia il sentiero proveniente da Voltaggio, bisogna quindi proseguire seguendo i tornanti e dopo aver superato un centinaio di mt di dislivello si giunge al suggestivo Passo della Dagliola (mt. 856), ampia sella erbosa spazzata dal vento che mette in comunicazione la valle del Rio Lavezze con i bacini del Rio Vergone-Gorzente; da qui in avanti i segnali FIE utilizzano il triangolo giallo, sempre alternati con quelli CAI.
In corrispondenza dell' ometto di pietre si svolta a destra e si prosegue lungo i larghi tornanti, che attraversano ambienti sempre più di quota tra pini e arbusti prostrati dal vento e aree rocciose fino a giungere al bivio con un ulteriore sentiero proveniente dal Valico degli Eremiti. L'ultimo tratto della salita si snoda tra i prati e i pascoli d'alta quota, dove si può scorgere tra l'altro la fioritura di orchidee selvatiche, fino a giungere alla chiesetta del Monte Tobbio (mt. 1092), incantevole punto panoramico, dove lo sguardo può spaziare dal mar Ligure alla catena alpina.