SENTIERO SELLETTA M. CRAVASANA - SELLA DI AVI
Zona
Settore 2 - Novi Ligure e la Val Borbera
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Suggestivo percorso nella selvaggia valle del Rio Avi, dove sorgono i resti di un’antica borgata; per arrivare all’ inizio del sentiero è necessario percorrere il sentiero 255 che sale da Pagliaro Inferiore oppure un tratto del sentiero 260, partendo da Roccaforte Ligure e arrivando sino alla Selletta del Monte Cravasana.
Il sentiero parte in corrispondenza della selletta del Monte Cravasana (mt. 815) , dove si incrociano i sentieri
255, proveniente da Pagliaro Inferiore, e
260 (Pertuso – Roccaforte Ligure); proprio dalla sella si prende la carrareccia che scende all’interno di un fitto bosco di
castagno (
Castanea sativa) misto a
carpino nero (
Ostrya carpinifolia) e
orniello (
Fraxinus ornus), scendendo di quota dapprima ripidamente, poi in maniera più dolce, alternando tratti nel bosco a tratti scoperti, che danno la possibilità di ammirare il paesaggio circostante.
All’interno del bosco è anche possibile ritrovare dei begli esemplari di
cerro (
Quercus cerris) e
roverella (
Quercus pubescens) e ad un certo punto il tracciato svolta decisamente a sinistra, diventando stretto e più impegnativo e ben presto si giunge alla borgata di Avi (610 mt), abbandonata nel 1953 e composta di due nuclei distinti; il primo, detto
Avi di là o Superiore, ospita i resti della chiesetta di San Vito, un essiccatoio per le castagne (“Abegu”), la casa plurifamiliare, la stalla, la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, con le canaline scavate nella roccia.
Si raccomanda di fare molta attenzione, evitando di entrare nelle case, perché i muri sono ormai pericolanti, tuttavia anche una breve occhiata a queste costruzioni rende l’idea della sapienza costruttiva di coloro che vivevano in questi luoghi. Superato il primo nucleo, si giunge in pochi minuti al secondo, detto Avi di quà o Inferiore, dove accanto ai ruderi di altre abitazioni ormai avvolte dalla vegetazione, sono ancora visibili le fasce strappate alla montagna e un tempo coltivate a cereali, patate, viti e alberi da frutta, che, insieme ai prodotti del bosco (castagne, legna, carbone), consentivano la sopravvivenza degli abitanti, poi il progressivo abbandono della vallata ha decretato in breve il triste destino di questo antico borgo.
Costeggiato il muro dell’ultima casa, bisogna svoltare subito a sinistra e risalire grazie ad uno stretto passaggio tra la vegetazione, qui decisamente invadente, ed in breve si esce allo scoperto sul versante del vallone di Avi; questo tratto richiede un minimo di attenzione, perché la parete è in pendenza e soggetta a un movimento franoso.
Poco dopo si giunge all’impluvio del rio Avi e superatolo il sentiero sale sul versante opposto, risalendo di quota all’interno del bosco di castagno ed arrivando alla sella di Avi (732 mt.), dove si ricongiunge con il sentiero 260; svoltando a destra, si arriva in 45 minuti alla chiesa parrocchiale di Roccaforte Ligure, mentre girando a sinistra si ritorna in circa 30 minuti alla Selletta Cravasana, da dove era partito il nostro itinerario.
Difficoltà
Escursionistico
Lunghezza
2,01 km
Tempo
1 Ora 15 Minuti
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Allegato 1: La Selletta Cravasana (mt. 815)
Allegato 2: Il primo tratto del percorso
Allegato 3: Arrivo alla borgata (sullo sfondo a sinistra la Sella di Avi)
Allegato 4: Muro in pietra all’ingresso di Avi Superiore
Allegato 5: I ruderi della chiesetta di S. Vito
Allegato 6: La casa plurifamiliare
Allegato 7: Il sapiente uso di pietra e legname
Allegato 8: Scorcio della borgata (in primo piano la cisterna per l’acqua piovana)
Allegato 9: Abitazione della borgata di Avi Inferiore
Allegato 10: Botti per il vino all’interno di una casa
Allegato 11: Panorama della valle
Allegato 12: Tratto del sentiero interessato dalla frana
Allegato 13: L’ultimo tratto del percorso
Allegato 14: La Sella di Avi (mt. 732)