Il concetto di rischio
Il termine “rischio” ha significato di eventualità di subire danno per circostanze più o meno prevedibili. Le componenti che concorrono a determinare l’entità di un rischio sono sostanzialmente due:

a)   entità delle conseguenze negative (danni). In questo contesto si devono    considerare come elementi vulnerabili, cui deve essere attribuito un valore:

-     l’uomo, che va considerato per la sua integrità fisica e la sua salute

-     l’ambiente ed i beni, che vanno considerati nei loro aspetti economici  e sociali

b)     frequenza (o probabilità) con cui tali danni si verificano (o possono verificarsi): entra nella determinazione dell’entità di un rischio come fattore moltiplicativo che tiene conto del numero di eventi negativi che si sono verificati nel tempo in situazioni simili a quella presa in considerazione.

Un metodo per quantificare il rischio è quello di utilizzare come criterio solo l’elemento umano, ovvero il numero di persone potenzialmente coinvolte, in relazione ad una determinata estensione territoriale.
A questo fine sono stati elaborati diversi modelli matematici di “valutazione del rischio” in grado di fornire una razionalizzazione di base.

La valutazione del rischio
Per “rischio naturale” deve intendersi il rischio connesso agli eventi naturali quali alluvioni e terremoti, pericolosi per l’uomo e per i suoi beni. Tali eventi vengono normalmente denominati con il termine di “calamità naturali”.
Nell’ambito degli eventi calamitosi interessanti la popolazione ed il territorio vengono introdotte importanti grandezze per la determinazione del rischio ad essi associato. In particolare vengono definiti i termini:

  • “Pericolo (danger)”, (D), inteso come intensità (intensity) per caratterizzare il fenomeno dannoso prevedibile. Esso può essere espresso in termini di energia, di volume, di superficie, ecc.
  • “Pericolosità (hazard)”, (H), intesa come probabilità di occorrenza, in un dato periodo di tempo ed in una determinata area, di un fenomeno di determinata intensità.
  • “Elementi a rischio (element at risk)”, (E), intese come persone e beni danneggiabili dall’evento.
  • “Vulnerabilità (vulnerability)”, (V), intesa come grado di perdita degli elementi a rischio, espressa in una scala da 0 (nessun danno) ad 1 (perdita totale).
  • “Rischio specifico (specific risk)”, (Rs), inteso come grado di perdita atteso quale conseguenza del fenomeno temuto per una determinaa tipologia di elementi a rischio, può essere espresso dal prodotto: Rs = H x V.
  • “Rischio totale (total risk)”, (R), inteso come valore assoluto delle perdite in termine di vite umane, di feriti, di danni ai beni, alle attività ed all’ambiente, a seguito dello stesso evento temuto. Il rischio totale è espresso da:

R = H x V x E

I Rischi
La tipologia dei rischi possibili si deduce sia dallo studio delle caratteristiche del territorio e dall’analisi dell’ambiente e delle attività antropiche, sia dalla frequenza con cui alcuni fenomeni si sono manifestati nel passato.
Tali eventi, che possono dar luogo ad interventi di Protezione Civile, come già accennato possono identificarsi in:

  • eventi naturali;
  • eventi antropici.

Gli eventi naturali sono fenomeni che spesso risultano difficilmente prevedibili, per cui non sempre esistono indicatori facilmente osservabili utili nella formulazione della previsione. Tuttavia uno studio più approfondito del territorio ed iniziative di ricerca e di studio degli eventi possono ridurne le conseguenze, diminuendo i rischi per l'ambiente e per la popolazione.
Una classificazione generale degli eventi naturali è riportata nella tabella seguente:

 

 

EVENTI NATURALI

Rischio

Eventi

geologici

terremoti

meteorologici

nubifragi, neve, siccità, trombe d’aria,...

idrogeologici

alluvioni, frane, valanghe,...

 

Una classificazione generale degli eventi antropici è riportata nella tabella seguente:

 

 

EVENTI ANTROPICI

Rischio

Eventi

incidenti rilevanti

incendio, esplosione, rilascio sostanze tossiche/inquinanti,...

incidenti a vie ed infrastrutture di trasporto

ferroviari, stradali, rilascio sostanza tossiche/inquinanti,...

 collasso dighe, black-out elettrico, idrico,….

incendi

aree boschive

Vari

Ambientale, terroristico, sanitario/veterinario, ….

 

Le classificazioni sopra esposte, adattate al territorio della Provincia di Alessandria, possono essere così schematizzate:

 

 

RISCHI PRESENTI SUL TERRITORIO ALESSANDRINO

Rischio

Eventi

Idrogeologico

-        Esondazioni

-        Frane

-        Dighe

-        Campeggi

Sismico

-        Crollo e/o inagibilità edifici

Industriale e tecnologico

-        Incendi

-        Esplosioni

-        Fughe di sostanze tossiche o nocive

Incidenti a vie e sistemi di trasporto

-        Ferrovie

-        Viabilità

-        aerovie – aeroporti

-        metanodotti, oleodotti, elettrodotti

Nucleare

-        Emissioni radioattive

Incendi boschivi

-        Incendi di aree boschive con presenza di abitazioni

Eventi Meteorologici Eccezionali

-        Eventi meteorologici estremi

Siccità

-        Scarsità nella Risorsa Idrica